Declámame un poema

David es tu nombre

A un niño con autismo.

¿Dónde se detiene tu mirada, David?
Tropezaste con un detalle
para no ver el todo.
No es fácil descifrar la brújula de los sentidos
en este caos de estímulos sociales.
¿Y cómo apoyar la recompensa
de esa problemática biología?
Respetar el fallo en la conexión
de tus habilidades sensoriales,
implica un gran esfuerzo para nosotros,
los “llamados normales”.
Compensar con gestos
una atención compartida,
llevarte a hacer una explícita solicitud,
son mis firmes propósitos.
David es tu nombre,
no eres para mí un diagnóstico,
ni una variante o un defecto
de la arquitectura genética,
no eres una expectativa desatendida,
una intervención temprana o tardía,
o una alteración de la plasticidad cerebral,
o tan solo un trastorno.
David es tu nombre.
el niño que ama el detalle…
Me vestiré con tu mirada,
escucharé tu confusa estereotipia,
descenderé para encontrar el objeto de tu atracción
para acortar la distancia
que te confina en una habitación.

Davide è il tuo nome

A un bambino affetto d’autismo.

Dov’è fermo il tuo sguardo Davide?
Inciampasti nel dettaglio
per non vedere l’insieme.
Non è facile decifrare
la bussola dei sensi
in tale marasma
di stimoli sociali.
E come sosterrò io
la ricompensa di quella biologia molesta?
Rispettare la mancata connessione
tra le tue abilità sensoriali
è fatica immane per noi
così detti normali.
Sopperire coi gesti
a un’attenzione condivisa,
portarti a esplicitare una richiesta,
sono finalità impellenti nella mia testa.
Davide è il tuo nome,
non sei per me diagnosi né variante
o falla di architettura genetica,
aspettativa disattesa,
precoce o tardivo intervento,
compromessa plasticità cerebrale,
disturbo dello spettro.
Davide è il tuo nome…
il bambino che ama il dettaglio…
Indosserò il tuo sguardo,
ascolterò la tua confusa stereotipia,
scenderò a incrociare l’oggetto che ti attrae
per accorciare la distanza
che ti tiene relegato in una stanza.